Made in U.S.A. (1966)

(Francia, 1966)

Titolo italiano: Una storia americana

R.: Jean.Luc Godard. Sc.: Jean-Luc Godard. F.: Raoul Coutard. M.: Agnés Guillemont. Mu.: Beethoven, Schumann. In.: Anna Karina, Laszlo Szabo, Jean-Pierre Leaud, Yves Alfonso, Ernest Menzer, Jean-Claude Bouillon, Kyoko Kosaka, Marianne Faithfull, Philippe Labro.

P.: Georges de Beauregard per Rome-Paris Films, Anouchka films, SEPIC.

L.: 2304 metri

v. c.: n. 52146 del 31/08/1968

 

Vicende censorie

La domanda di revisione viene presentata il 05/08/1968.

"La II sezione della commissione di revisione cinematografica, visionato il film in data 30/08/1968, esprime a maggioranza parere favorevole alla concessione del nulla osta per la programmazione al pubblico col divieto di visione per i minori degli anni quattordici. Tale divieto è motivato dal clima angoscioso del film che, evidenziato da alcune sequenze a carattere impressionante, risulta controindicato alla particolare sensibilità dei minori di tale età".

In seguito, in data 16/09/1968, la Urania film fa domanda di appello e lo motiva

"(...) ritiene tale parere esagerato in quanto il film non ha nulla di angoscioso, ma come tutte le opere di Godard, è solamente incomprensibile ed in molti casi non solo ai minori di 14 anni".

Successivamente, il 22/10/1968, la stessa società chiede che la domanda di appello venga annullata e accetta il divieto ai minori di anni 14. Indirettamente lo stesso Godard conferma il parere della Urania film, infatti in una intervista sul film dichiara:

"In linea di principio ho cercato di fare un film semplice, e per la prima volta, di raccontare una storia. Non è nel mio temperamento, non so raccontare. Ho voglia di rendere tutto, di mischiare tutto, di dire tutto nello stesso tempo. Se dovessi definirmi direi che sono un 'pittore in lettere', come si dice che ci sono uomini di lettere. Al punto che in questo film ho, per la prima volta, rispettato il filo conduttore di una storia, ma nello stesso tempo non ho potuto fare a meno di studiarla in un quadro sociologico. Il quadro è dato dal fatto che in questo momento tutto, assolutamente tutto, è influenzato dagli Stati Uniti. Di qui il titolo Made in Usa".


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