Il progetto

Promosso dall’ex Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ora Direzione Generale per il Cinema) e sostenuto con lungimiranza dall'allora direttore generale Prof. Carmelo Rocca, il progetto Italia Taglia si offre all’attenzione degli interessati.
L’iniziativa, realizzata dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con l'A.N.I.C.A. (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e multimediali), muove dalla necessità di conservare e catalogare frammenti, metri o intere bobine di pellicola sottoposte alla censura e di sistematizzare la mole di informazioni tratte dalle carte della “censura”.
Sostituendo al caso il metodo, al silenzio la discussione, all’occultamento la visibilità, l’intera operazione si propone di ripercorrere le tappe fondamentali della ‘Revisione Cinematografica’ italiana, ricostruendone storia, principi e provando a delinearne obiettivi ed effetti.
Mete principali: archiviazione del materiale e successiva diffusione presso il grande pubblico.

 

Gli archivi della revisione cinematografica

Tra i più importanti risultati: la realizzazione di una banca dati che raccoglie le informazioni più significative, tratte dai visti di censura, di ciascun film sottoposto alla revisione cinematografica dal 1913.
In Italia ogni opera filmica deve essere sottoposta al vaglio delle Commissioni di revisione cinematografica per ottenere il nulla osta alla proiezione pubblica. Attraverso la documentazione presente negli archivi della Direzione Generale per il Cinema del Ministero è possibile procedere ad una mappatura completa delle opere. A partire dal settembre 1944, ad ogni pellicola sottoposta alla Commissione di revisione cinematografica (lungometraggi, cortometraggi, attualità, pubblicità) corrisponde un fascicolo contenente una straordinaria documentazione cartacea che permette di ricostruire le vicende censorie del film oltre a indicare tutti i dati tecnici ed artistici di ciascun titolo, italiano e straniero, distribuito nelle sale italiane. Purtroppo, per i film dal 1913 al 1943, presso la Direzione Generela per il Cinema, esiste solo il Registro di Protocollo, quindi le informazioni raccolte sono minime rispetto al periodo successivo (1944-2000).

 

Le prospettive

Un progetto, quindi, che apre nuovi orizzonti alla ricerca storica del cinema ma anche del costume e della società italiana. Sarà possibile conoscere il modo in cui ha operato la censura in Italia, i titoli delle opere cui vengono imposti dei tagli, il loro contenuto, la loro entità e la loro motivazione, come pure i titoli non ammessi alla pubblica visione che fino ad oggi non figurano in nessuna pubblicazione o archivio. Sarà accessibile per la prima volta la documentazione relativa ai film documentari, cortometraggi, cinegiornali e pubblicità che testimoniano l’attività cinematografica ancora sconosciuta dell'industria e di tanti registi e tecnici italiani.