Revisionato il film il giorno 28 marzo 1960, si esprime parere favorevole col divieto per gli anni 16 ed a condizione che siano cambiate alcune battute nel dialogo tra il vescovo e il sacerdote e cambiata la battuta "sono una puttana" in altra equivalente.La Commissione di Revisione Cinematografica di 2° grado, presieduta dal Sottosegretario di Stato al Ministero del Turismo e dello Spettacolo, On. Prof. Domenico Magrì e composta dai membri: Dott. Beniamino Leoni - Procuratore Generale di Corte d'Appello; Dott. Mario Micali - Prefetto, in rappresentanza del Ministero dell'Interno; revisionato il film "La sposa bella" esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico a condizione che venga eliminata la scena della ballerina del cabaret, in quanto offensiva del pudore e del buon costume. Ed alle seguenti condizioni: "Siano modificate le seguenti battute del dialogo tra il Vescovo e il sacerdote: "Ha sentito che è soccesso a Don Idelfonso in Chiesa?" Alberto - "No, cosa?" Rota - "Stava confessando un giovanotto e a un certo punto tra le altre cose gli ha chiesto..." Alberto - "E se fossero soltanto dei pazzi?" Alberto - "Chi m'assicura che non si sono sacrificati inutilmente per un fantasma: il fantasma di una Chiesa morta?" Alberto - "e ogni giorno di più mi convinco che gli operai hanno ragione. Questa non è la Chiesa dei nostri padri. Questa è un'altra Chiesa, una Chiesa che non riesco a capire e a rispettare. "Rota - "Neppure io. Forse ero troppo stupido o non lo ero abbastanza, non glielo so dire." La battura sono una puttana sia sostituita con altra equivalente." [revocato il divieto dalla Commisione di Appello]

Revisionato il film il giorno 4 aprile 1960, si esprime parere favorevole alla programmazione in pubblico a condizione che sia ridotto al minimo (parte iniziale) il discorso tra il prete ed i vescovo; che sia eliminata la battuta "non è più prete, ora sta con me"; che sia molto ridotta la scena in cui la protagonista è nella stanza ove viene sollevata con la corda.