TITOLO ITALIANO: Totò e Carolina
ALTRO TITOLO : Addio Carolina
NAZIONE: Italia
ANNO EDIZIONE: 1954 TIPOLOGIA: Lungometraggio
ALTRIDATI:
Testi
Cast & credits
Aziende
Testi
Nulla Osta
| Edizione |
Visto |
mm |
M/D Dichiarata  |
Domanda |
Revisione |
Ministro  |
Copie |
| 1 |
16044
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35 |
2959 / - |
17 febbraio 1954 |
22 febbraio 1954 |
Ermini |
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| Data Visto |
M/D Accertata  |
Divieto |
Cond. |
Neg. |
Tagli |
Note |
| 22 febbraio 1954 |
2600 / - |
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Revisionato il film, si esprime parere contrario alla proiezione in pubblico, in quanto offensivo della morale, del buon costume, della pubblica decenza nonché del decoro e del prestigio dei funzionari e degli agenti della forza pubblica (art. 3 lett. a e c del regolamento annesso al R.D. 24-9-1923, n. 3287).
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| Modifica del 12 marzo 1954 |
2954 / - |
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La Commissione di revisione cinematografica di secondo grado, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. la Giuseppe Ermini e composta dai membri Dott. Beniamino Leoni (Consigliere di Corte di Cassazione) e Carlo Gerlini (Capo Divisione al Ministero dell'Interno Direzione Generale P.S.), effettuata la revisione del film (...), conferma il parere contrario alla proiezione in pubblico del film, manifestato dalla Commissione di revisione cinematografica di prima istanza.
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| 2 |
16044
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35 |
2460 / - |
12 luglio 1954 |
17 luglio 1954 |
Giuseppe Ermini |
| Data |
N° |
| 22 novembre 1955 |
40 |
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| Data Visto |
M/D Accertata  |
Divieto |
Cond. |
Neg. |
Tagli |
Note |
| 17 luglio 1954 |
2650 / - |
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Revisionato il film. La Commissione esprime parere contrario alla proiezione in pubblico del film, riconoscendone il contenuto - anche nella presente edizione - offensivo del decoro e del prestigio dei funzionari e degli agenti della forza pubblica.
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| Modifica del 8 dicembre 1954 |
2386 / - |
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La Commissione di revisione cinematografica di II° grado presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. le Luigi Oscar Scarfaro, e composta dai membri: Dott. Beniamino Leoni - Consigliere di Corte di Cassazione e dott. Carlo Gerlini - Prefetto in rappresentanza del Ministero dell'Intermo, revisionato, ai sensi degli art. 3 e 15 del regolamento annesso al R. D. 24 settmbre 1923, n. 3287, la nuova edizione del film "Totò e Carolina", esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico, a condizione: - 1) Eliminare o modificare completamente, la scena dei gitanti che cantano inni politici e fischiano l'agente quando questi li sorpassa; il saluto a pugno chiuso dell'agente a quelli che lo vengono ad aiutare; - 2) Nella scena della camionetta che viene urtata dal torpedone di gitanti, modificare la scena in modo che l'agente si abbia semplicemente a scusare brevemente; - 3) Nella scena del confessionale cambiare la battuta "che tempi che tempi" che si può riferire ad una indiscrezione sul soggetto della confessione; - 4) Cambiare la battuta "mangio il resto del padrone" - cambiato in: mangiavo quello che mi davano; - 5) Cambiare la battuta in cui il protagonista dice "il suicidio non è fatto per la povera gente" e successivamente "anch'io lo volevo fare ma poi… penso che devo mantenere una famiglia" ecc.; - 6) Togliere la sequenza nella quale si vede il prete nella chiesa che ha gesti carezzevoli verso la ragazza. [annotazione a margine: (...) tagli e modifiche - tutti effettuati]
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| 2esp |
16044
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35 |
2386 / - |
- |
8 dicembre 1954 |
Oscar Luigi Scalfaro |
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| Data Visto |
M/D Accertata  |
Divieto |
Cond. |
Neg. |
Tagli |
Note |
| 30 marzo 1955 |
2386 / - |
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[Non trovato uno specifico verbale con il parere contrario all'esportazione della Commisssione di primo grado. In data 8 dicembre 1954 il verbale della Commissione di appello conferma il seguente parere contrario: La Commissione di revisione cinematografica di II° grado presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On.le Luigi Oscar Scarfaro, e composta dai membri: Dott. Beniamino Leoni - Consigliere di Corte di Cassazione e dott. Carlo Gerlini - Prefetto in rappresentanza del Ministero dell'Intermo, revisionato il film "Totò e Carolina" nella nuova edizione, esprime parere contrario alla esportazione, ai sensi dell'art. 4 del regolamento di vigilanza governativa sulle pellicole cinematografiche annesso al R.D. 24 settembre 1923, n. 3287, in quanto il film stesso può ingenerare all'estero, errati e dannosi apprezzamenti sul nostro Paese. In data 30 marzo 1955 viene autorizzata l'esportazione del film in Portogallo con le seguenti condizioni. "Data di esame della Commissione di Appello 8.12.54 favorevole a condizione: - 1) Eliminare o modificare completamente, la scena dei gitanti che cantano inni politici e fischiano l'agente quando questi li sorpassa; il saluto a pugno chiuso dell'agente a quelli che lo vengono ad aiutare; - 2) Nella scena della camionetta che viene urtata dal torpedone di gitanti, modificare la scena in modo che l'agente si abbia semplicemente a scusare brevemente; - 3) Nella scena del confessionale cambiare la battuta "che tempi che tempi" che si può riferire ad una indiscrezione sul soggetto della confessione; - 4) Cambiare la battuta "mangio il resto del padrone" - cambiato in: mangiavo quello che mi davano; - 5) Cambiare la battuta in cui il protagonista dice "il suicidio non è fatto per la povera gente" e successivamente "anch'io lo volevo fare ma poi… penso che devo mantenere una famiglia" ecc.; - 6) Togliere la sequenza nella quale si vede il prete nella chiesa che ha gesti carezzevoli verso la ragazza."
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| Modifica del 8 dicembre 1954 |
2386 / - |
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La Commissione di revisione cinematografica di II° grado presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On.le Luigi Oscar Scarfaro, e composta dai membri: Dott. Beniamino Leoni - Consigliere di Corte di Cassazione e dott. Carlo Gerlini - Prefetto in rappresentanza del Ministero dell'Intermo, revisionato il film "Totò e Carolina nella nuova edizione, esprime parere contrario alla esportazione, ai sensi dell'art. 4 del regolamento di vigilanza governativa sulle pellicole cinematografiche annesso al R.D. 24 settembre 1923, n. 3287, in quanto il film stesso può ingenerare all'estero, errati e dannosi apprezzamenti sul nostro Paese.
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