La Commissione, visionato il film, rileva che esso nel denunciare atrocità storicamente provate e unanimemente condannate, indulge, in numerosi casi, nella rappresentazione dettagliata e compiaciuta di scene sadiche, su soggetti di sesso femminile, attraenti dal punto di vista erotico. A conferma che il tema viene in parte sfruttato come pretesto per la rappresentazione di scene di tal genere, sta il fatto che la protagonista e le altre aguzzine sono spesso inverosimilmente presentate in abbigliamenti succinti anche nell’esercizio della loro attività di S.S.. Per tali motivi, la Commissione ritiene il film contrario al buon costume ed esprime, pertanto, parere contrario al rilascio del nulla osta di programmazione di pubblico.

La 6^ sezione della Commissione di revisione cinematografica, visionato il film sentito l'interessato il quale dichiara di essere disposto ad effetture tagli, sospende il giudizio in attesa di visionare i seguenti tagli: 1) eliminazione della prima scena rappresentante la congressione carnale tra Ilsa e il prigioniero; 2) eliminazione della scena della castrazione del prigioniero; 3) eliminazione della scena in cui Ilsa esamina gli uomini nudi esprimendo il suo parere sulla dimensione dei loro organi sessuali; 4) eliminazione della scena in cui vengono applicati sulle piaghe di una donna nuda vermi infetti; 5) alleggerimento della scena in cui Ilsa accarezza e usa il fallo elettrico; 6) eliminazione della presentazione di tutte le scene non comprese nel film.
Il giorno 09/06/1976 la 6^ sezione della Commissione di revisione cinematografica accertato che sono stati eseguiti i tagli e gli allegerimenti disposti nella precedente seduta concede il nulla osta per la programmazione in pubblico con divieto ai minori degli anni 18 per le continue rappresentazioni di nudi femminili e per le insistiti scene di violenza verso le persone con effetti talvolta raccapriccianti. Per la presentazione i tagli ammontano a mt. 16. Per il film i tagli ammontano a mt. 58.