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(…) La Commissione di appello, visionato il film, ravvisa di confermare il giudizio di 1^ grado in quanto trattasi, come lo dice lo stesso titolo del film, di una vicenda sulla legge violenta della squadra anticrimine, con sequenze che nel quadro di tale violenza sono particolarmente impressionanti, quali, tra l’altro, la scena in cui viene ucciso il poliziotto, l’altra nella quale il padre di Blasi vien giustiziato con la testa sotto la grossa pietra macina, l’altra ancora della giovane che nell’auto viene percossa brutalmente e poi lanciata fuori dall’auto stessa in corsa. Evidentemente a tali scene si è riferita la Commissione di 1^ grado, allorché richiamando il clima di tensione e di violenza che pervade tutto il film ha posto l’accento su “talune” sequenze che possono offendere la particolare sensibilità dei minori. Peraltro la Commissione di 1^ istanza ha tenuto conto del lato umano e drammatico della vicenda ed in tale contesto ha giustamente valutato ai sensi dell’art. 9 ultimo comma del D.P.R. 11/11/1963 n.2029 la gravità e l’insistenza degli elementi di violenza, limitando, a ragione, il divieto ai minori degli anni 14. Per questi motivi la Commissione di appello conferma il parere espresso della Commissione di 1^ grado circa il divieto ai minori degli anni 14 per il film “La legge violenta della squadra anticrimine”. nascondi