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La Commissione di appello, formtata dalla riunione delle Sezioni I^ e II^ revisionato integralmente la pellicola il giorno 14 giugno 1965, e sentito, come da richiesta, il Rappresentante della Società Produttrice, Urias Film, ritiene di dover confermare il parere di divieto di visione per i minori degli anni quattordici, in quanto il film - pur sviluppato nell'ambito di un racconto mitologico, procede attraverso continue scene di lotta selvaggia e di annientamento tra tribù diverse, fra scontri mortali di uomo contro uomo, con insistenza nei toni truculenti e con presenza di scene di contenbuto raccapricciante (recisione di teste ecc.) elementi tutti che, valutati nella speciale configurazione narrativa e nelle marcate e accese caratteristiche spettacolari, debbono considerarsi controindicati alla particolare sensibilità dei minori di tale età e alle specifiche esigenze della loro formazione educativa, elementi, infine, che - per la loro abbandanza e insistenza non poitrebbero essere sanato con qualche eventuale sporadico taglio a cui il Rappresentante della Società si è dichiarato disposto di accedere spontaneamente. Revisionato il film, la Commisione di Appello, (..) riconferma il parere di divieto di visione per i minori degli anni quattordici. nascondi

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