Full Metal Jacket (S. Kubrick, 1987)

(USA, 1987)

con: Matthew Modine, Adam Baldwin, Kevyn Major Howard

Curiosa l'avventura nei meandri della censura della grande opera di Kubrick sulla guerra nel Vietnam, in particolare sul modo in cui i giovani americani vengono trasformati in perfette macchine killer.
Il film viene presentato alla Commissione di revisione per ottenere il nulla osta per l'uscita in Italia il 29 settembre 1987 e l'8 ottobre ne esce con un divieto ai minori di 18.
Motivo: "per la molteplicità delle battute e dei gesti volgari che possono turbare la sensibilità dei minori". La Warner Bros, produttrice e distributrice in Italia del film, fa ricorso, ma il 21 ottobre la Commissione di appello conferma il verdetto della prima.

Seguono reazioni indignate sulla stampa e le interrogazioni in parlamento di quattro deputati. È a questo punto che si fa sentire direttamente anche Stanely Kubrick, con una lettera indirizzata all'allora direttore della Direzione Generale dello Spettacolo, in via della Ferratella, Rocco Moccia: "Senza dubbio lei capirà il mio rammarico nell'apprendere che il mio film Full Metal Jacket è stato classificato in modo da escludere la visione ai giovani al di sotto di 18 anni. È chiaro che non intendo giudicare i giovani italiani sostanzialmente diversi in quanto a natura, carattere e temperamento dai giovani di altri paesi del mondo ed è mio più profondo desiderio che il mio film sia un'esperienza valida per una più vasta platea possibile."

La Warner decide di presentare ricorso al T.A.R. del Lazio il 30 novembre 1987, esponendo le posizioni a favore del film in un plico di una quindicina di pagine, dove si sottolinea per altro che "i coetanei italiani delle reclute che nel film di Kubrick vengono brutalmente costretti a usare un linguaggio violento in Italia sono esclusi dalla visione", e ci si interroga sul ruolo svolto dai media nella diffusione della violenza, sulla censura che definisce tutto ciò un "turpiloquio", ecc.
Nella puntuale contestazione del Pubblico Ministero, consegnato il 30 dicembre, si difendono però le valutazioni delle commissioni, "prese in assoluta libertà e non rispetto al valore artistico dell'opera". In breve si conferma il verdetto.
Sarà solo il Consiglio di Stato, il 5 novembre 1988, a decidere di abbassare il divieto ai minori di 14 anni.

Per la seconda edizione, destinata al passaggio televisivo, l'obbiettivo è eliminare definitivamente il divieto, per permettere la trasmissione del film in prima serata. Nel 1993 dunque si presenta una copia "purgata" di alcune delle battute ritenute le più volgari.

In totale vengono eliminati circa 30 metri, e il film in seconda edizione passa senza divieto, cioè è possibile trasmetterlo in prima serata e per tutti.
Ma qual è stato il metro usato per decidere quale delle battute fosse la più volgare?
Scrive Kubrick nella sua lettera alla Direzione Generale dello Spettacolo: "Io mi auguro sinceramente che Full Metal Jacket sia considerato come un importante e rilevante contributo per ciascuno di noi alla comprensione della propria natura. Non era mia intenzione abbandonarmi alla violenza gratuita ma enfatizzare la realtà dell'addestramento a cui venivano sottoposte le reclute nonché la situazione bellica in cui venivano coinvolte. Un aspetto cruciale di questo addestramento è l'uso di un linguaggio atto a disumanizzare i giovani. Questo aspetto doveva essere presentato in modo assolutamente veritiero altrimenti io avrei compromesso l'autenticità della storia del film. Non mi scuso per aver affrontato il problema così come ho fatto. Ciò che mi ha attratto del progetto, sin dall'inizio, è stato il profondo senso di verità senza compromessi. Full Metal Jacket non pretende di fare della facile moralità né tanto meno di dare delle risposte politiche."

L'elenco completo delle scene tagliate è disponibile, su richiesta scrivendo a: italiataglia@comune.bologna.it