2.5 Casi celebri

In un tale mare magnum, è inevitabile imbattersi in alcuni casi celebri. Su tutti, spicca la presenza di due pellicole del 1931 caratterizzate dall'assenza di dialoghi: sono l'ultima creazione di F. W. Murnau, Tabù (Tabù, a Story of the South Seas), e il primo capolavoro sonoro dell'autore per eccellenza refrattario all'uso del parlato, Luci della città (City Lights) di Charlie Chaplin.

Tra le altre vittime illustri, il kolossal del milionario Howard Hughes, poi immortalato da Martin Scorsese nel suo The Aviator, Gli angeli dell'inferno (Hell's Angels, uscito in Italia nel 1931), che a causa della lunga lavorazione era stato realizzato muto e poi sonorizzato; I pionieri del West (Cimarron, 1932) di Wesley Ruggles, primo western a ricevere premi Oscar; o ancora i francesi La fine del mondo (La fin du monde, 1931) di Abel Gance e Il milione (Le million, 1932), seconda pellicola sonora di René Clair. Quest'ultimo è un film musicale, genere che merita un discorso a parte.

Curiosamente, la censura italiana non richiese mai espressamente il taglio di canzoni in lingua straniera, se si eccettua forse la richiesta singolare e ambigua fatta a una pellicola non musicale, Il diavolo sciancato (The Mad Genius, 1932) di Michael Curtiz: "Sopprimere la scena nella quale si vede e si sente il cantastorie". In Hollywood che canta (The Hollywood Revue of 1929), parata di star della MGM, le scene da tagliare sono elencate una per una. "Siano rese mute o soppresse le seguenti scene": solo dialoghi, tra cui uno sketch di Laurel e Hardy, e nessuna canzone. Soltanto in un caso, Amami stanotte (Love Me Tonight, 1933) di Rouben Mamoulian, uno dei capisaldi del genere, si richiese di sopprimere anche "i recitativi in lingua straniera"; la formula censoria rimase invece la solita per altre due importanti operette di marca Paramount con protagonista Maurice Chevalier, firmate Ernst Lubitsch: L'allegro tenente (The Smiling Lieutenant, 1931) e Un'ora d'amore (One Hour with You, 1932), un altro tra i primi esempi di eccellente sperimentazione di tutte le possibilità del sonoro compresa l'alternanza tra parlato e cantato.

 

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