4.7 1939: l’autarchia

Nella banca dati 1913-1943 non troverete nemmeno i numerosi film americani che dal 1939 in poi non ebbero una distribuzione italiana per ragioni esclusivamente commerciali: a determinarle fu la politica autarchica imposta dal governo fascista anche all'industria cinematografica.

Al fine di sostenere la produzione nazionale, il regio decreto-legge del 4 settembre 1938, n. 1389, chiamato "legge Alfieri" dal nome del Ministro della Cultura Popolare, introdusse tra le altre misure il monopolio dell'Enic (l'Ente Nazionale per le Industrie Cinematografiche, fondato nel 1935) per "l'acquisto, l'importazione e la distribuzione dei filmi cinematografici", imponendo così l'autarchia distributiva.

Gli effetti furono drastici e immediati: le quattro principali major di Hollywood (20th Century Fox, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount e Warner Bros.) risposero ritirandosi dal mercato italiano a partire dall'1 gennaio 1939. È l'inizio del monopolio autarchico, la "battaglia autarchica" come la definì il ministro, che susciterà la forte preoccupazione di Vittorio Mussolini, grande ammiratore del cinema hollywoodiano e lui stesso sceneggiatore e produttore. In particolare, il numero dei film americani importati in Italia si ridusse da 162 nel 1938 a 64 nel 1939 fino a scendere a soli 36 nel 1940 (per poi sparire quasi del tutto l'anno successivo), con un impatto economico evidente se si pensa che nel 1938 i film americani rappresentavano il 73,5% degli incassi complessivi del mercato italiano.

Per citare solo alcune delle pellicole più famose non importate a causa del "blocco" imposto da Hollywood, usciranno soltanto nel dopoguerra alcuni "classici" della MGM come Il mago di Oz (The Wizard of Oz) e Via col vento (Gone with the Wind) di Victor Fleming o Ninotchka (id.) di Ernst Lubitsch, della Warner Bros. Il conte di Essex (The Private Lives of Elizabeth and Essex) di Michael Curtiz, della Paramount Beau Geste (id.), della Fox Alba di gloria (Young Mr. Lincoln) di John Ford, tutti del 1939, o ancora della Warner La figlia del vento (Jezebel, 1938) di William Wyler.

 

Bibliografia

Claudio Carabba, l cinema del ventennio nero, Vallecchi, Firenze, 1974

Jean A. Gili, Stato fascista e cinematografia - Repressione e promozione, Bulzoni, Roma, 1981

Gian Piero Brunetta, Il cinema italiano di regime - Da "La canzone dell'amore" a "Ossessione", Laterza, Bari, 2009

Zero Gravità, a cura di, Cent'anni di cinema maledetto: sperduti nel buio, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2000.

 

<-BACK

 

immagine (c) copyright Roy Export S.A.S.